venerdì 6 maggio 2011

Il Beato Karol e la mia emozione

Sono stata alla beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, è stata una giornata intensa, piena di emozioni contrastanti, la fatica, la rabbia per essere arrivati tardi e non riuscire ad entrare in Piazza San Pietro, il fastidio per essere appiccicati gli uni agli altri come delle sardine, senza respirare, la consapevolezza che l'evento, questa volta, fosse stato organizzato più che male dal Sindaco, tutte emozioni che per un attimo, un solo attimo, mi hanno fatto pentire di essermi alzata presto nell'unico giorno della settimana in cui dormo un pò di più, poi...poi è cominciata la funzione ed io non riuscivo a vedere nemmeno i grandi schermi perchè erano stati messi ad altezza d'uomo e davanti a me c'erano centinaia di persone più alte, chiedo a Doc di farmi la cronaca di quello che lui a fatica riesce a vedere, in via della Concilazione cala il silenzio, siamo tutti lì, con il fiato sospeso ad ascoltare, emozionati. Mi guardo intorno e per un attimo mi rendo conto che intorno a me ci sono Romani, Piemontesi, Arabi, Francesi, Messicani, Polacchi...tutti lì per lo stesso motivo, tutti in rigoroso silenzio ad ascoltare l'oratore che sta brevemente illustrando la vita di Karol. Per una volta provo la sensazione di essere un tutt'uno con tutte le persone che mi stanno intorno e ne ho la conferma non appena Papa Benedetto XVI fa la proclamazione, scoppia un applauso lungo e liberatorio e le mie lacrime iniziano a scendere sul mio viso senza un apparente motivo, piango di emozione, di commozione, sento che lui è lì con noi, non smetto di guardare il gabbiano che da quando abbiamo iniziato è su uno dei grandi palazzi all'inzio di Via della Conciliazione e ci guarda, muovendo solo la testa, il resto del corpo è immobile ed io, forse sono pazza, sono sempre più convinta che quello sia Lui...Karol, piango e piago e accanto a me c'è una ragazza che fa lo stesso, ci guardiamo e sorridiamo poi le porgo uno dei miei fazzoletti di carta, siamo tutti uguali in quel momento, non ci sono razze, patrie, culture che tengano, siamo tutti lì ad emozionarci per qualcuno che ci ha dato tanto, che è dentro i nostri cuori. Stringo la mano di Doc e ci emozioniamo insieme poi lu fa qualche ripresa e gli chiedo di filmare il gabbiano, lui mi gurda e capisco che ha capito perchè gli ho fatto questa richiesta e capisco che allora i pazzi siamo due....!!
E' stata na giornata stancante, non ho visto nulla, ma ho sentito tanto, il mio cuore era colmo di emozione, valeva assolutamente la pena di esserci, valeva la pena di sentire tutta questa emozione perchè Lui, Karol, mi ha dato tanto e resterà per sempre nel mio cuore.

2 commenti:

Doc ha detto...

Giornata splendida. Veramente stancante, ma sono situazioni uniche.
Alla fine, una gran gioia nel cuore.

Pidda ha detto...

Hai reso perfettamente l'idea... mi hai emozionato tantissimo... TVB